E' con grande piacere che condivido con voi il video di una neomamma che racconta in modo molto emozionante e divertente il suo parto in casa. E' stata assistita dalle ostetriche de Il Nido di Bologna (se siete in dolce attesa e vivete da quelle parti, vi consiglio vivamente di contattarle, in particolare Vianella Gnan). Al minuto 13 la mammina cita i miei libri che, racconta, l'hanno aiutata a prendere la decisione di come partorire il suo bambino. Ne sono felice, è un incoraggiamento a continuare la mia battaglia per informare e rendere le donne consapevoli delle loro scelte rispetto alla nascita dei loro figli. Buona visione!
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lunedì 18 gennaio 2016
mercoledì 10 agosto 2011
Giorgia ha partorito in casa, ecco il suo racconto in esclusiva
Giorgia, una delle assolute protagoniste della scena musicale italiana, che il prossimo 6 settembre uscira' con il nuovo album 'Oltre le apparenze', è anche l'autrice della prefazione del mio libro "Il parto in casa - Istruzioni per l'uso" (2010) e per questo la ringrazio per l'ennesima volta. A 17 mesi dalla nascita, in acqua, del piccolo Samuel, racconta per la prima volta la sua esperienza. L'intervista e' stata pubblicata dall'ANSA ma questa e' la versione originale. Spero che vi piaccia e che possa essere di ispirazione per altre donne.
mercoledì 1 settembre 2010
In Sicilia il 52% di cesarei!
Dopo il caso di malasanita' all'ospedale di Messina, il quotidiano 'La Sicilia' ha pubblicato un ampio articolo sull'eccessivo ricorso al cesareo che nell'isola tocca il 52%. E nella pagina c'e' anche un bell'articolo sul mio libro 'Il parto in casa: Istruzioni per l'uso'.
martedì 22 giugno 2010
Parto naturale o cesareo? Meglio il primo, per i batteri 'amici'
Il modo in cui si viene al mondo (parto naturale o cesareo) decide quale comunita' di batteri andra' a vivere nel corpo del neonato e quindi anche il rischio infezioni associato a ciascun metodo per dare alla luce un figlio.
Infatti uno studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'PNAS' mostra che se il parto e' naturale il bebe' sara' 'colonizzato' da batteri simili a quelli presenti nel tratto vaginale della madre; se il parto e' con taglio cesareo, invece, il bebe' presentera' batteri diversi, alcuni potenzialmente pericolosi. Non a caso il taglio cesareo e' risultato associato in precedenti studi a maggiore suscettibilita' a certe malattie, hanno spiegato gli autori del lavoro, Elizabeth Costello della Stanford University e Maria Dominguez-Bello dell'Universita' di Porto Rico a San Juan.
Quando un bebe' viene al mondo, oltre a mamma e papa', i primi esseri viventi con cui entra in contatto sono proprio i microbi, batteri di vario tipo che vanno a colonizzare le sue mucose e il tratto digerente. Precedenti studi hanno dimostrato che ciascuno di noi ha un proprio 'corredo' di microbi unico e diverso da quello degli altri; ebbene almeno in parte questo corredo personale dipende dal modo in cui veniamo al mondo.
Studiando 10 bebe' appena nati (con esame di tamponi da pelle, bocca, gola, tratto digerente), gli esperti hanno infatti dimostrato che se il bebe' e' nato di parto naturale il corredo di microbi che porta con se' e' corrispondente a quello del tratto vaginale materno. Invece se e' nato con taglio cesareo presenta batteri di tutt'altra provenienza, alcuni potenzialmente patogeni come gli Stafilococco, batteri legati alla difterite e all'acne.
Il parto cesareo e' stato piu' volte associato a maggiore suscettibilita' a certe malattie come asma e allergie e a certe infezioni: forse il corredo microbico che il bebe' ottiene in eredita' al momento del parto fa la differenza in questo senso.
Fonte: Ansa
venerdì 11 giugno 2010
Il cesareo programmato mette a rischio la salute dei bimbi
Leggo con piacere, e lo riporto con altrettanta gioia, questo articolo di PourFemme che riporta una ricerca secondo la quale il cesareo programmato causa danni ai bambini. Sono anni che lo dico e lo scrivo, finalmente non sono sola!
Programmare la nascita può essere molto rischioso per il bambino. Sembrerebbe che i piccoli nati anche con una sola settimana di anticipo siano a maggior rischio di sviluppare autismo, sordità e difficoltà di apprendimento. Spesso si sceglie il parto programmato perché ci sono delle complicazioni o magari perché si opta per il cesareo, ma questa notizia lascia davvero tutti basiti. La conferma arriva dai ricercatori della Glasgow University (Scozia) guidati da Jill Pell, docente di sanità pubblica e politica sanitaria. Vediamo cosa hanno scoperto i dottori e l’obiettivo di questa ricerca.
Secondo i medici, la trentanovesima settimana è il periodo della gestazione in cui si pianifica il maggior numero di cesarei: i bambini nati in questi giorni hanno, rispetto a quelli nati al termine della gravidanza, maggiori probabilità di sviluppare difficoltà cognitive. Sono stati studiati 400.000 bambini studiati nati tra la 37esima e la 39esima edi questi 18.000 sono stati classificati come bisognosi di “trattamenti particolari” dovuti a deficit di attenzione, iperattività, dislessia, autismo, sordità e ipovisione.
Questa è anche una campagna contro il parto programmato. Le madri che scelgono di programmare il cesareo per ragioni non mediche potrebbero mettere i figli in un pericolo maggiore di sviluppare difficoltà di apprendimento. Pensiamoci meglio, un cesareo può cambiare la vita… al vostro bambino.
venerdì 28 maggio 2010
venerdì 12 marzo 2010
Lo scandalo dei cesarei in Italia a "Mattino in Famiglia" (Rai2)
Guarda il video del mio intervento a "Mattino in Famiglia" su Raidue sul record mondiale di parti cesarei in Italia.
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